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Recensione di: Rio

15/04/2011 | Recensioni |
Recensione di: Rio

Carlos Saldanha, già regista della trilogia di successo “L’era glaciale”, torna a collaborare con i Blue Sky Studios, che insieme alla 20th Century Fox Animation, danno vita a “Rio”, pellicola emblematica e rappresentante di una formula consolidata di film d’animazione in 3D, che mirano principalmente ad un pubblico di bambini. Blu è un pappagallo, unico maschio sopravissuto, appartenente alla rarissima specie ara macao. Rapito ancora in fasce, dalla foresta Amazzonica, finisce col ritrovarsi nelle gelide temperature del Minnesota. In compagnia della sua deliziosa padrona Linda, il pennuto conduce una vita negli agi più tecnologicamente civilizzati, dalla quale, ovviamente, il naturalmente animale istinto di sopravvivenza è completamente accantonato. Quando, però, arriva in città Tullio, un esagitato ornitologo brasiliano, che insiste per condurre Blu a Rio de Janeiro, dove lo aspetta una femmina della sua stessa specie, Gioiel, col la quale accoppiarsi, il pappagallo si vedrà costretto ad intraprendere un rocambolesco viaggio, non manco di imprevisti, tra lezioni di volo, illeciti traffici di animali e un carnevale scoppiettante al ritmo della samba. L’ambientazione dai colori mozzafiato e condita coi fremiti dei ritmi latini, dona alla pellicola quella giusta dose di divertimento che nonostante sia destinato principalmente ai più piccoli, non manca di essere apprezzato dai più grandi. Il corollario di co-protagonisti, dal tucano Rafael che scappa dalle grinfie della moglie, a Miguel il cattivissimo cacatua, per non parlare di Pedro e Nico, e Luiz lo schiumoso bulldog, sono inseriti perfettamente nelle due facce del Brasile: quella divertente e festosa del carnevale, tra le spiagge di  Copacabana e il Pão de Açúcar, e le sovraffollate favelas nelle quali si svolgono loschi guadagni. La computer grafica non smette di migliorarsi, anche se forse proprio per l’eccesiva premura nel rendere visivamente ineccepibile il cartone, si rischia di perdere quel tocco magico nella scrittura, inequivocabilmente difficoltosa del prodotto per bambini. Le voci italiane dei colorati uccelli brasiliani sono affidate a Fabio De Luigi, Vittoria Cabello e a un bravissimo Mario Biondi.

Serena Guidoni

 


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